Gabriella Aiello
Ilaria Patassini
voce
Valeria Martini
flauti a becco
Roberto Nobilio
clarinetto
Paolo Fontana
viola da gamba soprano e basso
Fabio Lorenzi
chitarra classica e barocca
viola da gamba
Abdalla Mohamed
Paolo Pasqualin
percussioni
Questo concerto segna un percorso attraverso le reciproche influenze tra culture del mediterraneo. Simbolo di tale itinerario è la Viola da Gamba, il cui percorso evolutivo – partito dal rabab moresco – è esemplare della sublimazione di una cultura in un’altra.
Le Muwashshahat arabo-andaluse di questo programma rappresentano bene questa vicinanza: un genere nato in Al Andalus, l’attuale Andalusia, al tempo della Spagna del XIV sec. – la cosiddetta Età dell’Oro – momento in cui tre culture coesistevano pacificamente e produttivamente come se fossero una.
In tale contesto le Melodie Sefardite, immagine della Diaspora degli ebrei spagnoli verso gli altri paesi europei ed il medio oriente, sono esse stesse il racconto del viaggio di una cultura verso le altre.
Analogamente a quella Sefardita, la Musica Rebetika rappresenta anch’essa il racconto di una diaspora, ma vicina ai nostri tempi: è la musica delle comunità insediatesi nei dintorni di Atene in seguito all’emigrazione massiccia da Smyrne, dai Balcani e dall’Egitto dopo la prima guerra mondiale.
Brani tradizionali originalmente rielaborati, insieme a brani originali di Ecovanavoce, rappresentano la parte italiana di questo programma.
Strumenti della tradizione occidentale interagiscono con strumenti tradizionali del mondo arabo a sostenere un unico canto.