Pilar
voce
Valeria Martini
flauti a becco
Carlo Travierso
sassofono soprano
Paolo Fontana
viola da gamba soprano e basso
Fabio Lorenzi
chitarra e viola da gamba
Lucrezio de Seta
Paolo Pasqualin
percussioni
e con
Cinzia Maccagnano
parola
Luna Marongiu
danza
Lo spettacolo porta in scena la celebre saga di Shahrazàd e dei suoi racconti su cui è basata la struttura delle Mille e una notte, un’opera che attinge alla grande tradizione mitologica e culturale del mondo mediorientale.
La chiave di lettura originale è quella del Cunto siciliano, dove la memoria è affidata alla parola ed è sentita come passaggio della vita che è stata alla nuova vita: una terra e una lingua dunque, che rappresentano un punto di incontro ancora vivo tra la nostra percezione, intesa come occidentale e contemporanea, e le culture che informano Le mille e una notte.
Shahrazàd inizia il suo racconto solo una volta che la notte è scesa, interrompendosi infallibilmente all’alba. Racconta per non morire, tiene la vita in sospeso con l’unica arma che le rimane: la parola.
E affronta la morte non solo per salvare la vita, ma per conservare la parola.